con Stefano Orlandi e Matilde Facheris | chitarra Massimo Betti | contrabbasso Stefano Fascioli
Zorro è un barbone. Zorro è un cane tutto nero. Zorro è l’eremita che ci vive accanto proprio lì sul marciapiede nel deserto delle nostre città. Uno che non si scansa, che ha accettato il suo destino come la cacata di un uccello sulla testa, imprecando e ringraziando insieme. Non uno che guarda in terra. Uno che ha ancora voglia di guardare in faccia la gente. Un anatraccio curioso che risale il fiume e scruta i regolari, quelli che stanno nel recinto della società organizzata. Straparla, dice la sua, ride di gusto e poi s’accascia. Ha un vecchio trauma stretto nel cuore come un trofeo. Chi di noi non ha sentito il desiderio di accasciarsi per strada, come marionetta, gambe larghe sull’asfalto, testa reclinata sul guanciale di un muro? Perché i barboni sono come certi cani, ti guardano e vedi la tua faccia che ti sta guardando, non quella che hai addosso. Quella faccia affamata e sparuta che avresti potuto avere se il tuo spicchio di mondo non ti avesse accolto.”
LUOGO:
Cortile scuola Primaria, via Dante Alighieri
in caso di pioggia Auditorium Scuola Media, via Don G. Gonella, 4